Michele Boscolo

Conosciamoci meglio

Altopianese di nascita, ma soprattutto di elezione. Sono nato e cresciuto nell’Altopiano dei Sette Comuni, assaporando tutta la bellezza dello scorrere delle stagioni in questo territorio, imparando dai miei nonni il rispetto per la montagna e permettendo a questi boschi di entrarmi sotto pelle.

Già da bambino saltavo fuori dalla finestra per andare ad esplorare, dapprima era il prato dietro casa, poi il bosco, poi le cime. Una curiosità inarrestabile che non si fermava all’atto sportivo, ma si addentrava nella necessità di andare a fondo delle cose.

E così ho imparato a inseguire le tracce degli animali, il percorso delle radici degli alberi, il profumo dei fiori (chi non ha mai sentito il profumo della Dafne non sa cosa si perde), il volo e il canto degli uccelli, immergendomi sempre di più in questo mondo fatto di stupore e meraviglia.

Sono un uomo di montagna, un montanaro, e così mi sentivo anche negli anni in cui, per motivi famigliari, mi sono trovato a vivere nel veneziano. In questi anni ogni momento libero era giusto per tornare su tra queste valli dove l’anima respira, finché ho capito che non potevo resistere oltre in quella vita.

Ho fatto i bagagli e, insieme a moglie e figlie, siamo tornati a vivere qui. Qualche lavoro saltuario, quattro anni di gestione di un rifugio e finalmente la mia strada: i corsi di formazione, l’esperienza, tutti i “ma lo sai che ti vedrei bene a fare l’accompagnatore?”, la passione, tutto in me spingeva perché diventassi guida escursionistica.

E così ora tocca alle cose burocratiche: sono International Mountain Leader, AMM Collegio Guide Alpine Veneto, Guida Ambientale Escursionistica, Guida al museo naturalistico “Patrizio Rigoni” Asiago e fotografo naturalista.

Accompagno nelle zone dell’Altopiano di Asiago e dell’Altopiano dei Sette Comuni, certo, ma anche negli altopiani vicini, nelle Prealpi Venete e Trentine, nelle iconiche Dolomiti, nella zona dei Lagorai, ma anche in Italia e all’estero, sempre con un occhio attento alla natura e alla sostenibilità del nostro passaggio.

In poche parole, sono Naturalmente Michele.


“A modo mio”

A modo mio è un motto, un modo di dire, una seconda pelle che mi è stampata addosso fin dalle prime volte che ho iniziato a fare questo lavoro, ma soprattutto è un’etichetta che mi viene spesso riconosciuta da chi fa attività nella natura insieme a te.

A modo mio significa puntualità e precisione, competenza e pianificazione, ma soprattutto flessibilità e curiosità.  È il metodo con il quale osservo, prima di guardare, ascolto, prima di parlare, percorro, prima di camminare. Quello che sento io, certo, ma anche quello che desidera il gruppo, con l’unico obiettivo di regalare emozioni indimenticabili.

Mi piace accompagnare le persone in montagna mostrando loro il mondo con i miei occhi, con la sensibilità di chi questa terra la vive, la assapora, la racconta ogni giorno.

Solo riuscendo a immergerci nella natura per qualche ora sono certo di riuscire a trasmettere ogni volta qualcosa di diverso: un incontro inaspettato del quale ho seguito le tracce dall’inizio, una storia che so di certo farà breccia, ma anche una curiosità che saprà accendere i sensi e suscitare l’interesse all’approfondimento.

Non percorsi prefissati da A a B, ma contatti nella natura nella quale possiamo davvero sentirci di camminare con il tutto, sempre… a modo mio.